Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 2022
La corretta alimentazione del gatto è fondamentale per assicurargli il giusto apporto di nutrienti giornaliero. Innanzitutto, in commercio si trovano varie tipologie di cibo per gatti, suddivise in umido e secco. È bene sapere, perciò, quali sono le esigenze del tuo amico a quattro zampe, per fare la scelta giusta. In questo articolo, quindi, vediamo insieme suggerimenti e consigli per alimentare al meglio il tuo gatto.
La corretta alimentazione del gatto è necessaria al fine di garantirgli le sostanze nutritive di cui ha bisogno. I felini, infatti, hanno esigenze dietetiche specifiche. Hanno bisogno, ad esempio, della vitamina A, che il loro organismo non produce, e di dosi quotidiane di niacina e taurina.
Ecco perché è importante nutrirli con alimenti studiati appositamente per loro. La prima cosa da tenere presente, dunque, è che il nutrimento sia bilanciato e completo. I gatti, in genere, hanno un robusto appetito, quindi bisogna fare attenzione a non esagerare con le quantità giornaliere, per evitare che il gatto ingrassi, con conseguenti rischi per la sua salute.
Vediamo insieme, quindi, come alimentare al meglio il proprio amico a quattro zampe.
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La corretta alimentazione del gatto: la giusta quantità di cibo
Iniziamo con il dire che se il tuo gatto vive prevalentemente in casa, muovendosi poco, è bene controllare ancora di più la quantità di cibo giornaliera. Il rischio è, infatti, che ingrassi troppo, con conseguenti problemi correlati all’obesità, come il diabete e le malattie cardiovascolari.
Come fare, quindi, a calcolare quanto deve mangiare un gatto per non diventare troppo grasso? In generale, un gatto adulto ha bisogno di mangiare ogni giorno circa 300 g di alimenti umidi. Questa è un’indicazione generale, che deve essere bilanciata anche in base alla taglia, all’età e al peso del gatto.
Ricordiamo che conta molto anche la quantità di attività fisica giornaliera del micio. I gatti che si muovono molto, infatti, hanno bisogno di mangiare di più rispetto a quelli più tranquilli e pigri. In commercio esistono anche dei misuratori di cibo per gatti, per bilanciare la quantità di croccantini da somministrare quotidianamente.
Come abbiamo detto, il fabbisogno energetico giornaliero del gatto dipende da molti fattori, primo fra tutti la quantità di attività fisica. Un gatto molto attivo durante il giorno brucia circa 80 kcal per chilo di peso corporeo. Questo valore scende, poi, a 70 kcal per un gatto mediamente attivo e a 60 kcal per un gatto più pigro. La corretta alimentazione del gatto, come vedi, si basa su numerosi fattori e va calcolata in base alle caratteristiche soggettive dell’animale. Per capire quanto cibo dare al tuo gatto, innanzitutto confrontati con il tuo veterinario di fiducia. Consulta, poi, le quantità suggerite sulla confezione di alimenti per gatti che hai scelto per il tuo amico. Innanzitutto, per la corretta alimentazione del gatto è importante scegliere del cibo di qualità. Ciò, infatti, assicura il giusto apporto di nutrienti fondamentale di cui necessita quotidianamente. Molte persone scelgono, ad esempio, una combinazione di cibo secco e umido, da somministrare in varie porzioni nel corso della giornata. In generale, il cibo secco fornisce molta più energia del cibo umido e può rimanere nella ciotola. Se decidi di alimentare il tuo gatto con il cibo secco, quindi, considera che dovrai dargli delle quantità minori. Infine, scegli crocchette di qualità, che non contengano sostanze nocive o difficilmente digeribili.
Il cibo umido, in genere, viene consigliato in quantità che vanno da 160 g a 200 g al giorno, per gatti che pesano tra 2 e 3 kg. Se il gatto pesa di più, invece, la quantità aumenta e potrebbe arrivare anche a 300 g al giorno. A differenza del cibo secco, che può restare nella ciotola perché non si deteriora, quello umido non va lasciato lì, perché se non consumato subito, potrebbe esserci una proliferazione di batteri. Il consiglio è quello di non esagerare con il cibo umido, in quanto potrebbe contenere molti conservanti e sostanze poco adatte al benessere dell’animale. Inoltre, una quantità eccessiva di cibo in scatola potrebbe causare problemi gastrointestinali, perciò il gatto potrebbe avere mal di pancia, diarrea e vomitare troppo spesso. In conclusione, in commercio trovi facilmente cibo umido per gatti, tra cui scegliere il migliore per il tuo amico a quattro zampe.
La corretta alimentazione del gatto comprende anche il fabbisogno di acqua. Il gatto ha bisogno di dissetarsi, altrimenti rischia di disidratarsi, contrarre una malattia ai reni o alla vescica e stare molto male. Ciò accade soprattutto se mangia solo cibo secco, privo di componenti umide. Il cibo in scatole contiene del liquido, ma comunque non in quantità sufficiente. In genere, il gatto non apprezza l’acqua che è rimasta nella ciotola troppo a lungo, preferisce l’acqua corrente. Sciacqua spesso la ciotola, per eliminare le impurità, e sostituisci spesso l’acqua. Sappi, inoltre, che molti gatti preferiscono addirittura bere dal rubinetto aperto. Infine, ricordiamo che in commercio esistono delle fontanelle per gatti, in acciaio inossidabile, che mantengono l’acqua fresca, per invogliare il micio a bere.
I gatti, in genere, non mangiano il loro cibo tutto in una volta, ma sanno suddividerlo in piccole quantità. Tendono, infatti, a non svuotare l’intera ciotola, ma a mangiare in piccole porzioni. Partendo da questo presupposto, dunque, dovresti offrire al tuo gatto un piccolo pasto almeno tre volte al giorno. Calcola la sua razione totale giornaliera, dunque, e suddividila in tre parti, che gli darai nel corso della giornata. Non tutti i gatti, però, sanno controllarsi: alcuni svuotano la ciotola tutta in una vola e, magari, finiscono per sentirsi male. Attenzione, dunque, a controllare il comportamento del tuo gatto. Se durante il giorno sei al lavoro e hai difficoltà a tornare a casa fino a sera, puoi optare per un distributore automatico di alimenti, che trovi facilmente in commercio.
L’alimentazione del gatto differisce in base a molti fattori e cambia durante la vita dell’animale. Un gatto cucciolo, ad esempio, non ha le stesse abitudini alimentari di un gatto adulto o anziano. Altro esempio è la differenza di alimentazione tra i gatti che vivono solo in casa e quelli che, invece, vivono anche all’esterno, magari in giardino. Altro caso particolare, a cui prestare particolare attenzione, è il momento della gestazione e dell’allattamento delle gatte. In questo periodo della loro vita, infatti, avranno bisogno di un maggior apporto calorico, per il proprio fabbisogno energetico. Vediamo insieme le fasi della vita del gatto durante le quali prestare particolare attenzione alla sua alimentazione. I gattini crescono rapidamente, ma il loro sistema digestivo e le loro difese naturali si sviluppano lentamente. I cuccioli, quindi, hanno esigenze nutrizionali diverse da quelle dei gatti adulti. In particolare, i gattini hanno bisogno di un’alimentazione con un contenuto più elevato di energia e proteine, oltre che di vitamine e minerali. Per promuovere una crescita sana, quindi, è importante offrire al gatto cucciolo il giusto equilibrio nutrizionale, che gli fornisca gli amminoacidi essenziali, come la taurina, che non può essere sintetizzata dall’organismo.
L’alimentazione dei gatti adulti e anziani è diversa rispetto a quella dei gatti più giovani, a causa delle condizioni fisiologiche diverse. Queste modifiche vanno prese in considerazione, perché un’alimentazione errata potrebbe causare patologie oppure accelerarne il decorso. Per capire qual è il piano alimentare migliore per il tuo gatto, quindi, è bene avere chiaro il suo stato di salute e le sue abitudini quotidiane. In secondo luogo, è bene accertarsi che non ci siano problemi digestivi e di intolleranze. Un buon pasto comprende, in generale, un elevato quantitativo proteico e un basso apporto di grassi e carboidrati. Da non dimenticare, infine, il quantitativo di fibre, che dovrebbero essere più abbondanti, per una questione di movimento intestinale. Il consiglio, se hai dei dubbi, è sempre quello di confrontarti con il veterinario di fiducia, che saprà consigliarti l’alimentazione più corretta per il tuo gatto.
È bene precisare che la sterilizzazione del gatto comporta anche un cambiamento dell’alimentazione. Questa operazione, infatti, modifica anche alcune abitudini del gatto. Se, generalmente, il gatto è un animale che si muove molto, dopo la sterilizzazione tende ad essere un po’ più pigro. Passando la maggior parte della giornata sul divano a dormire, dunque, non deve eccedere con la quantità di cibo. L’intervento di sterilizzazione, inoltre, modifica anche il funzionamento del metabolismo, che si abbassa del 20-25%. Provvedi, dunque, a ridurre e cambiare l’alimentazione del tuo gatto sterilizzato, scegliendo crocchette equilibrate per queste specifiche esigenze.
Le gatte in gravidanze e che allattano i piccoli hanno bisogno di molta energia. Se la tua micia è incinta oppure ha appena partorito, quindi, assicurati che abbia sempre a disposizione una quantità sufficiente di cibo di alta qualità, meglio se specifico per gatte gravide o in allattamento. La dieta della gatta in gestazione e in allattamento, quindi, deve essere organizzata per garantire il suo benessere, evitando carboidrati e prediligendo cibo ricco di proteine di origine animale. È importante, in questo periodo, rafforzare il regime alimentare già consolidato con l’aggiunta di nutrienti utili a dare forza alla mamma e ai cuccioli.
Il fabbisogno energetico del gatto
Cibo secco
Cibo umido
L’importanza dell’acqua
Quante volte al giorno far mangiare il gatto?
La corretta alimentazione del gatto: casi particolari
L’alimentazione del gatto cucciolo
L’alimentazione del gatto adulto e anziano
L’alimentazione del gatto sterilizzato
L’alimentazione delle gatte in gravidanza e che allattano