Piante velenose per i cani assolutamente da evitare

Piante velenose per i cani assolutamente da evitare

Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 2023

Le piante velenose per i cani sono assolutamente da evitare, perché l’ingestione può causare conseguenze molto gravi. È opportuno, quindi, fare molta attenzione quando si è fuori, soprattutto in zone di montagna.

Le piante velenose per i cani sono molte, alcune molto comuni, altre meno. Come accennato, l’ingestione accidentale di queste piante può avere conseguenze molto gravi sulla salute del cane, quindi bisogna fare molta attenzione. In particolare, se hai intenzione di fare una gita in montagna con il cane, fai attenzione a quali piante velenose crescono nel luogo in cui hai deciso di andare. Alcuni cani, infatti, hanno l’abitudine di mangiare foglie e ciuffi d’erba, per provare nuovi sapori oppure perché attratti dagli odori. Fai attenzione, quindi, a controllare il cane, affinché non ingerisca piante tossiche, che possono avere gravi conseguenze e, addirittura, essere mortali.

Piante velenose per cani: quali bisogna imparare a riconoscere

Quando decidi di fare una passeggiata con il tuo cane fuori dalle zone abituali, fai attenzione ad informarti sulle piante velenose che crescono da quelle parti. Ad esempio, potresti decidere di andare in campeggio con il cane: in questo caso, è importantissimo cercare notizie sulle piante pericolose della zona. Fai attenzione, poi, a controllare sempre il tuo amico a quattro zampe, senza lasciarlo solo e libero di esplorare i dintorni senza la tua supervisione. È bene sapere, inoltre, che le piante velenose non crescono solo in montagna, ma possono essere anche piante da appartamento e da giardino. È opportuno, quindi, imparare a conoscere i nomi delle piante che si possiedono o che si potrebbero incontrare nei luoghi frequentati e imparare a riconoscerle. Di seguito, è possibile trovare un elenco di quelle più pericolose e, cliccando sul nome, vedere l’immagine.

Le piante più pericolose

  • Oleadro: pianta ornamentale, coltivata in vaso o in serra, che può anche essere rampicante;
  • Ficus: piante che possono presentarsi come alberi, arbusti o rampicanti;
  • Tasso comune: pianta molto usata come siepe ornamentale o pianta isolata;
  • Alloro: pianta aromatica e officinale, diffusa nel bacino del Mediterraneo;
  • Rododendro: pianta con chioma compatta e foglie di colore verde lucente;
  • Mughetto: pianta erbacea perenne, con foglie appuntite e fiori a forma di campanula;
  • Agrifoglio: albero o arbusto sempreverde, con chioma piramidale, corteccia liscia grigia e rami verdastri;
  • Tulipano: pianta che comprende specie bulbose, molto usata per decorare parchi, giardini, aiuole e prati;
  • Vischio: pianta cespugliosa sempreverde, con fusti lunghi e foglie oblunghe e coriacee;
  • Yucca: piante con fusto cilindrico, poco ramificato, folti ciuffi di foglie lineari e fiori di colore bianco o crema;
  • Giglio: pianta che cresce a fine primavera e fiorisce in estate, con fiori di colore bianco tendenti al giallo;
  • Filodendro: pianta rampicante, con foglie cuoriformi più o meno acuminate, di grandi dimensioni.

Attenzione: questo elenco comprende solo una parte di piante velenose per i cani. È bene, quindi, informarsi su quelle diffuse nel proprio territorio oppure sulle piante presenti in casa o in giardino.

Come evitare l’ingestione di piante velenose

Per evitare l’ingestione di piante pericolose per i cani, è bene prendere alcune precauzioni. Oltre a conoscere le varie tipologie di piante, è bene tenere quelle da appartamento in posti che il cane non può raggiungere. Occorre, poi, evitare di avere piante velenose in giardino o in terrazzo. Se, in genere, sai di maneggiare piante velenose per i cani, lava bene le mani dopo averle toccate. Puoi anche optare per dei guanti, quando le tocchi. In ogni caso, tieni il cane lontano da queste zone dove sai che potrebbe ingerire piante pericolose e, quando passeggi con lui, osserva sempre cosa fa quando si allontana.

Museruola morbida

Se hai intenzione di passeggiare in luoghi in cui sai che ci sono piante velenose per i cani, puoi prendere in considerazione di proteggere il tuo amico a quattro zampe con una museruola. In commercio, esistono dei modelli morbidi, che limitano il fastidio ed evitano che il cane possa mangiare piante velenose.

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Pettorina e guinzaglio per passeggiare

Quando sei fuori con il cane, soprattutto in zone che non conosci, sarebbe preferibile tenerlo al guinzaglio, per evitare pericoli. Il cane, infatti, attratto da odori nuovi, potrebbe decidere di correre e allontanarsi, con rischi per la sua salute. Tra questi pericoli ci sono anche le piante velenose, che il cane potrebbe ingerire mentre è lontano da te. Opta, quindi, per una pettorina comoda, da indossare facilmente e che non dia fastidio al cane. Poi, scegli un guinzaglio allungabile, per permettere al cane di passeggiare liberamente ma sotto la tua supervisione.

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Pannello in legno per piante da giardino

Se, invece, hai in giardino delle piante velenose per i cani, puoi pensare di creare un recinto per evitare l’accesso al tuo amico peloso in quella zona pericolosa per lui. Puoi acquistare dei pannelli in legno, per creare un zona off-limits, in cui tenere tutte le piante che il cane non può mordere.

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Sintomi di avvelenamento da piante

È bene imparare a riconoscere i sintomi di avvelenamento da piante, così da poter intervenire tempestivamente in caso di pericolo. Le conseguenze, infatti, possono essere molto gravi e, addirittura, fatali. In generale, bisogna prestare attenzione ai seguenti sintomi:

  • vomito e diarrea;
  • eccessiva salivazione;
  • gastroenterite emorragica;
  • paralisi;
  • tremori;
  • convulsioni;
  • coma;
  • insufficienza renale;
  • insufficienza cardiaca.

Come intervenire in caso di avvelenamento da piante

Se ti accorgi che il cane ha ingerito una pianta velenosa oppure ne hai il sospetto, chiama immediatamente il veterinario, cercando di indicargli il nome della pianta. Se riesci, raccogli un campione della pianta da portare al medico. Mentre raggiungi il veterinario, non dare da mangiare o da bere al cane ed evita di somministrargli medicinali. Tieni sotto controllo il suo comportamento, così da riferire ogni dettaglio al medico. Evita, inoltre, di indurre il vomito al cane, perché il rigurgito della sostanza ingerita potrebbe causare ulteriori lesioni ad esofago, faringe e vie aeree. Sconsigliato anche somministrare dei liquidi, come il latte, perché agevolano l’assorbimento delle tossine liposolubili e, quindi, potenziano l’effetto dei veleni.

Trattamento dei sintomi da avvelenamento

È bene tenere presente che non esiste un unico modo di procedere in caso di avvelenamento e, per questo, è necessario rivolgersi tempestivamente al veterinario. In generale, sarà fondamentale la somministrazione di carbone attivo oppure l’utilizzo della lavanda gastrica. Molte volte, il medico decide di utilizzare dei purganti, al fine di espellere il veleno della pianta. Il veterinario, inoltre, può utilizzare degli antistaminici e dei medicinali protettivi della mucosa gastrica.

La vitamina K

Anche se viene spesso utilizzata in caso di avvelenamento in seguito ad ingestione di veleno per topi, la vitamina K viene spesso somministrata anche in caso di contatto con piante velenose. Questa vitamina, infatti, funge da antiemorragico e può essere, in alcuni casi un valido aiuto per i cani che hanno ingerito piante velenose. La vitamina K agisce in poche ore. È bene ricordare che rimane prioritario l’intervento tempestivo del medico. Tuttavia, questo integratore può rappresentare un elemento essenziale se si riescono a percepire i primi sintomi dell’avvelenamento. Questa vitamina, infatti, appartiene al gruppo delle liposolubili, essenziali per la corretta coagulazione del sangue. È fondamentale, quindi, nei casi in cui c’è il grave rischio di emorragie. Si può somministrare anche a cani con problemi epatici, per evitare sanguinamenti o ematomi. In commercio è possibile reperire facilmente confezioni di vitamina K in capsule.

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