Gatto Bengala: razza, carattere, allevamenti, prezzi

Gatto Bengala

Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 2023

Conosci il gatto Bengala? In questo articolo trovi le notizie sulla razza, il carattere, gli allevamenti e i prezzi, per scoprire questo meraviglioso felino.

Il gatto Bengala è una razza molto elegante, con il caratteristico manto maculato o marmorizzato. La particolarità del pelo, inoltre, comprende anche l’effetto dorato/perlato che è possibile trovare su alcuni esemplari, così come il loro livello di attività. I Bengala, infatti, sono gatti molto attivi e possono essere molto impegnativi rispetto ad altre razze. Vediamo insieme origini e caratteristiche di questa specie.

Le origini del gatto Bengala

Il gatto Bengala proviene dagli Stati Uniti, dove Jean Mill, una genetista, tentò di incrociare un leopardo asiatico con un gatto domestico, nel 1963. Già nel 1889, però, l’artista e giornalista britannico Harrison William Weir aveva parlato di un incrocio tra il gatto leopardo asiatico e il gatto domestico. Nel  corso degli anni, Jean Mill continuò i suoi incroci e nel 1983 il gatto Bengala è stato ufficialmente riconosciuto dalla TICA, The International Cat Association. Oggi, questa razza è riconosciuta da molte associazioni internazionali come la CFA, che è il più grande registro al mondo di gatti con pedigree.

L’aspetto

Questi gatti hanno un aspetto molto elegante ed atletico e possono arrivare a pesare fino a 6 Kg, con un’altezza di circa 30 cm. In generale, sono molto muscolosi e un po’ più lunghi rispetto ai gatti domestici veri e propri. Il Bengala ha un corpo forte, con zampe lunghe e muscolose. La testa, invece, è piuttosto piccola, con zigomi alti e occhi a mandorla. La cosa che più colpisce di questo gatto è il mantello da leopardo, con le macchie disposte orizzontalmente e a rosetta. In genere, il ventre è più chiaro rispetto al dorso. Le zampe sono striate, mentre occhi, labbra e naso sono contornati da sottili linee nere. La coda affusolata termina con una punta nera.

Il carattere ed il temperamento

I gatti Bengala, a partire dalla quarta generazione, sono considerati gatti domestici a tutti gli effetti e dalla quinta non sono più considerati ibridi. A causa del loro patrimonio genetico, però, sono gatti molto attivi, vivaci, che hanno bisogno di molto spazio per muoversi e liberare la loro energia. In generale, però, i Bengala sono gatti fiduciosi, attenti, curiosi e amichevoli con gli umani.

Il suo rapporto con la famiglia

Se hai deciso di adottare un gatto Bengala, sappi che non ti annoierai! È, infatti, un giocherellone, divertente ed intelligente, ma che ha bisogno di molte attenzioni. Questi gatti sono molto attivi, adorano arrampicarsi e stanno volentieri a contatto con l’acqua. C’è bisogno, dunque, di riservare loro molto spazio, per farli sentire liberi di muoversi e sentirsi a loro agio. Se hai un giardino, potresti pensare di creare una recinzione e lasciarlo libero di muoversi a suo piacimento.

Il suo comportamento con i bambini

Se in famiglia ci sono dei bambini, troveranno nel gatto Bengala un ottimo compagno di giochi. I gatti di questa razza, infatti, sono molto vivaci, intelligenti e giocherelloni e hanno bisogno di molte attenzioni. Nel corso della giornata, quindi, il Bengala sarà molto contento di passare da un gioco all’altro e vorrà vivere in un ambiente stimolante. Si può pensare, ad esempio, ad uno spazio tutto per lui, con tiragraffi per gatti e mensola su cui arrampicarsi, giochi da fare con i bambini e interazioni frequenti nel corso della giornata.

Il comportamento con gli altri animali

Il Bengala è un gatto molto sicuro di sé, dominante e attivo. Proprio per queste sue caratteristiche, a volte può essere difficile allevarlo insieme ad altri gatti domestici. Allo stesso tempo, però, il Bengala ama la compagnia. Sarebbe preferibile, quindi, inserire anche un secondo gatto, ricordando che un esemplare dal carattere dominante sarebbe da escludere. Questo perché il Bengala tende già di per sé a dominare. Anche i gatti molto tranquilli, però, sarebbero da escludere, perché potrebbero non essere adatti a condividere gli spazi con un gatto Bengala.

Le caratteristiche

Il Bengala non è una vera e propria razza, ma piuttosto un ibrido, nato dall’incrocio tra un gatto domestico ed un felino selvatico dell’Asia. Già nell’Ottocento, infatti, era solito trovare negli zoo europei esemplari di ibridi di grandi felini. Anche se allevare questi animali era complicato, l’interesse non venne meno e incrociare i gatti domestici con i felini selvatici divenne una vera e propria moda. L’esempio più famoso è proprio il gatto Bengala, nato dall’incrocio tra un gatto domestico nero e un gatto leopardo asiatico. Il risultato è un gatto dall’aspetto longilineo e il colore del mantello unico e particolare. È da tenere presente, però, che quanto più è presente la componente selvatica nel loro corredo genetico, tanto più ci sarà bisogno del consiglio di esperti del settore.

Scheda riassuntiva delle caratteristiche

Caratteristiche della razza
Origine: Stati Uniti
Classificazione ANFI: media taglia, muscoloso e snello.
Aspetto generale: aspetto longilineo e colore del mantello unico e particolare.
Testa: piccola, con zigomi alti.
Occhi: a mandorla, molto espressivi.
Corpo: di medie e grandi dimensioni, muscoloso e robusto.
Orecchie: piccole e ben in vista sul cranio arrotondato.
Coda: di media lunghezza e spessa, con la punta arrotondata.
Arti: zampe di media  lunghezza, muscolose e solide. Piedi grandi e rotondi.
Mantello: corto e denso, brillante e setoso.
Colore: due sono le varianti riconosciute, macchiato e marmorizzato.

 

Standard maschile
Standard femminile
Altezza:  cm 30 Altezza:   cm 30
Peso: da 4 a 8 kg Peso: da 4 a 6  kg

Prendersi cura di un gatto Bengala

Prendersi cura di un gatto Bengala può essere impegnativo, ma molto soddisfacente. Come abbiamo visto, a partire dalla quinta generazione il carattere del Bengala somiglia a quello di altre razze molto attive. C’è da dire, però, che molti aspetti restano simili a quelli di un gatto selvatico. Vediamo insieme come accudirlo.

Alimentazione

Per tutelare lo stato di salute di qualsiasi razza, è bene scegliere alimenti di qualità, adatti ai nostri amici pelosi. I gatti Bengala, in particolare, possono essere molto sensibili al cibo industriale e ai batteri presenti negli alimenti. Alterna cibo secco e cibo umido, facendo attenzione a leggere bene le etichette quando acquisti alimenti già pronti. Infine, chiedi consiglio all’allevatore e al tuo veterinario di fiducia.

Cura del pelo

Il pelo del Bengala rappresenta la sua particolarità, con macchie da leopardo disposte orizzontalmente e a rosetta. Prendersene cura non è difficile, basta usare spazzole adatte al pelo corto e una corretta alimentazione, per mantenere la naturale lucidità. Gli stardard del mantello riconosciuti sono marbled e spotted. Nei marbled, il disegno marmorizzato della coda ricorda quello tipico di altri felini. Negli spotted, invece, è presente il disegno a rosetta, che ricorda le grandi macchie del mantello del gatto leopardato asiatico.

Salute e malattie

Il Bengala può presentare alcune malattie ricorrenti, tipiche della razza. Tra queste troviamo l’atrofia retinica progressiva, che può portare alla cecità. Questa eventualità può accadere nei primi anni di vita dell’animale. Un’altra malattia ereditaria che riguarda questa razza è l’assenza di piruvato chinasi eritrocitaria. In questo caso, vengono distrutti i globuli rossi a causa di una carenza enzimatica, e ciò porta all’anemia. Queste due malattie possono essere rilevate da test genetici. Un’altra patologia comune nel gatto Bengala è la cardiomiopatia ipertrofica, una malattia che determina l’ispessimento del muscolo cardiaco. Per questo, è bene fare un’ecografia all’anno e rivolgersi solo ad allevatori seri.

Foto di gatti Bengala dei lettori

Allevamenti e prezzo

Se hai deciso di adottare un gatto Bengala, fai attenzione a rivolgerti ad allevamenti di gatti Bengala seri e con una buona reputazione. Informati prima e assicurati che sia regolarmente registrato. Un buon allevamento dovrebbe dare grande importanza alla selezione attenta e responsabile dei cuccioli. Attendi, poi, che il cucciolo sia socializzato e assicurati che l’allevatore resti a disposizione anche nel primo periodo a casa. Il consiglio, dunque, è di prendere un appuntamento e fargli visita, per farti un’idea sugli animali e sull’ambiente. Ricorda, inoltre, che i genitori dovrebbero sempre essere visibili e apparire socievoli con le persone. Visita la nostra sezione “Allevamenti” per scoprire quello che fa al caso tuo.

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