Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 2023
Fare il bagno al gatto oppure no? Spesso, chi ha un gatto si pone questa domanda, soprattutto se il micio è arrivato da poco in famiglia. Il gatto, si sa, non è un grande amante dell’acqua e tende a scappare per evitarne il contatto. Ma è sempre così? Inoltre, fare il bagno al gatto è davvero utile ed indispensabile? Vediamo insieme consigli e suggerimenti per capire come e perché farlo.
Fare il bagno al gatto può diventare una sana abitudine per eliminare lo sporco, per rimuovere l’eccesso di pelo ed eliminare eventuali parassiti. In realtà, il gatto è, per natura, un animale molto pulito, che provvede autonomamente a lavarsi. A volte, però, il suo pelo potrebbe aver bisogno di cure specifiche, soprattutto se è arrivato da poco in famiglia oppure se è un gatto a pelo lungo. Inoltre, se il micio è abituato a passeggiare all’esterno, il problema potrebbe diventare più evidente.
Oltre alla sporcizia, infatti, il pelo del gatto potrebbe trattenere insetti e parassiti, come pulci, zecche, pidocchi e acari. Il gatto, inoltre, potrebbe essere infestato da tenia e, in questo caso, il manto può apparire spento, irto e duro al tatto. Vediamo, quindi, con che frequenza lavare il gatto e altri consigli utili per questa pratica.
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Ogni quanto fare il bagno al gatto?
La frequenza con cui lavare il gatto è variabile e soggettiva. Molto dipende dalla tipologia di pelo del gatto, da eventuali problematiche fisiche e da quanto apprezzi essere lavato. Generalmente, infatti, i gatti non gradiscono molto l’acqua, ma per alcuni può diventare un gioco e altri ne sono addirittura attratti.
La razza Maine Coon, ad esempio, apprezza molto l’acqua e, per i gatti di questa specie, fare il bagno diventa un momento di divertimento. In generale, un gatto con il pelo medio-lungo può essere lavato ogni 2-3 mesi. È bene, infatti, non esagerare con bagni frequenti e con l’utilizzo di prodotti per il lavaggio, perché il pelo potrebbe indebolirsi.
Ricorda, poi, di utilizzare uno shampoo adatto al gatto, di ottima qualità e che non contenga sostanze dannose. Prediligi i prodotti naturali, senza l’aggiunta di sostanze chimiche.
Se hai deciso di provare a lavare il tuo gatto, sappi che potrebbe spaventarsi, graffiarti e scappare. Fare il bagno al gatto, infatti, richiede calma e pazienza, non può essere un’operazione veloce e fatta con poca attenzione. Innanzitutto, devi creare un’atmosfera tranquilla e rilassata, rassicurando il tuo gatto con gesti affettuosi e parlando con un tono pacato. Evita, inoltre, di avere degli atteggiamenti che potrebbero innervosirlo o spaventarlo. Ad esempio, non mettere il gatto direttamente sotto il getto dell’acqua, non frizionarlo contropelo ed evita di bagnare zone delicate come occhi, orecchie e muso. Utilizza, ad esempio, una bacinella riempita con 10-15 cm di acqua tiepida, da controllare prima di immergere il gatto: la temperatura, infatti, non deve essere troppo alta. L’ideale, comunque, sarebbe abituare il gatto fin da piccolo ad essere lavato: un gatto adulto che non ha mai fatto il bagno, infatti, difficilmente apprezzerà! Prima di procedere con il bagno, inizia a spazzolare con cura il pelo del gatto. Questa operazione serve, innanzitutto, per rimuovere peli in eccesso e grovigli, ma non solo. Spazzolare il pelo del tuo micio, infatti, ti aiuterà a tranquillizzarlo, a creare la giusta atmosfera calma e rilassata per fare il bagno. Attenzione a scegliere la giusta spazzola, in base alla lunghezza del manto, alla razza e ad eventuali nodi che possono formarsi. I gatti a pelo lungo, ad esempio, sono più soggetti a questa problematica. In questo caso, usando la spazzola sbagliata, il gatto potrebbe farsi male, spaventarsi e scappare via. In commercio esistono varie tipologie di spazzole, che rimuovono i peli, lo sporco ed eventuali nodi, prevenendo parassiti e malattie della pelle. Ricorda di non spazzolare mai contropelo, per evitare una bella sfuriata del tuo amico!
Dopo aver preparato una bacinella con dell’acqua tiepida e aver spazzolato il manto, procedi a bagnare leggermente il pelo. Dopodiché, procedi ad insaponare con un po’ di shampoo per gatti. Il consiglio è di leggere attentamente le istruzioni riportate sull’etichetta, per regolarti con la giusta quantità e capire se lo shampoo va diluito o meno. Insapona, quindi, tutto il manto, compresa la coda, evitando le zone più sensibili, soprattutto gli occhi. Lava bene anche la zona tra i polpastrelli, dove potrebbe accumularsi più sporco. Procedi, poi, con il risciacquo, usando una caraffa o una doccetta alla minima potenza. Durante questo passaggio, fai attenzione che l’acqua non sia troppo calda o troppo fredda ed elimina ogni traccia di shampoo. Infine, avvolgi il gatto in un telo, per assorbire l’acqua in eccesso e asciuga il pelo con un asciugacapelli.
Dopo aver lavato il pelo del gatto, è necessario riscaldarlo e asciugarlo bene. Un gatto bagnato, infatti, perde parte del suo calore corporeo e potrebbe raffreddarsi. È importante, quindi, sapere cosa fare dopo aver risciacquato bene il pelo del gatto ed aver eliminato tutto lo shampoo utilizzato. Innanzitutto, come abbiamo già detto, strofinalo con un asciugamano pulito e asciutto. Avvolgi tutto il suo corpo nel telo e accarezzalo strofinando leggermente, per evitare che lo sfregamento possa infastidirlo. Usa, poi, un asciugacapelli sulla temperatura più bassa. Questa operazione potrebbe richiedere molto tempo, ma è necessario mantenere una temperatura bassa per evitare ustioni. Il gatto potrebbe gradire la sensazione di aria tiepida del phon, ma potrebbe anche scappare: segui sempre il suo volere e non forzarlo. Uno dei luoghi comuni più diffusi è che il gatto non ami l’acqua. Come abbiamo già detto, questo è in parte vero, ma non è sempre così. Molti gatti, infatti, hanno un ottimo rapporto con l’acqua, tanto da cercare rubinetti aperti per giocare e provare piacere ad immergersi in bacinelle piene. Generalizzare, quindi, è sbagliato, anche perché molti gatti scoprono gradualmente il piacere dell’acqua e non sapranno più fare a meno di fare il bagno! Chiariamo che fare il bagno al gatto non fa male. Chiaramente, bisogna fare attenzione a molte cose, innanzitutto assecondare la sua volontà. Se il gatto si agita troppo, si spaventa, con chiari segnali di fastidio e sofferenza, allora è meglio evitare. Se, invece, il gatto si mostra tranquillo, rilassato e, addirittura, ha piacere ad immergersi in acqua, allora sicuramente sarà una pratica piacevole per lui. La cosa importante è avere cura di asciugare bene il pelo dopo averlo lavato. Se, infatti, il gatto esce in giardino o sul balcone con il pelo bagnato o umido, potrebbe raffreddarsi e andare incontro a problemi respiratori. In alcuni casi, fare il bagno al gatto può essere indispensabile. Ad esempio, quando il micio è disabile, perché magari ha le zampe posteriori paralizzate, potrebbe sporcarsi quando va nella lettiera oppure non riuscire proprio a raggiungerla. In questi casi, il consiglio è di usare dei pannolini, per evitare che il gatto faccia i suoi bisogni sul pavimento. Anche mettendo i pannolini, però, il micio avrà bisogno di essere lavato spesso, perché non riesce a farlo da solo. Per lavarlo, usa gli accorgimenti di cui abbiamo parlato, facendo attenzione a sorreggerlo quando lo poggi nella bacinella con l’acqua. Strofina delicatamente la parte posteriore del corpo e pulisci bene il pelo dai residui di sporco che non riesce a togliere da solo.
Se il tuo gatto non vuole assolutamente avere a che fare con l’acqua, non forzarlo. Come abbiamo detto in precedenza, ci sono gatti che non riescono ad abituarsi al bagno, soprattutto se sono adulti. Il gatto è un animale che sa come pulirsi e dedica quotidianamente molto tempo alla toelettatura. Se il tuo micio esce in giardino, potresti avere la necessità di pulirgli le zampe oppure di spazzolare il pelo qualche volta in più. In commercio, poi, esistono delle soluzioni per lavare il gatto senza utilizzare l’acqua, pensate appositamente per i mici che non gradiscono fare il bagno. Vediamo insieme quali sono i suggerimenti. La prima soluzione che ti propongo è quella di usare delle salviette umidificate per pulire muso, zampe e pelo del gatto. Sono delle salviettine che detergono a fondo il pelo degli animali e che puoi usare ogni volta che ne avrai necessità. Sono realizzate in tessuto ipoallergenico e rispettano il ph naturale del gatto. La confezione salva freschezza, infine, permette di mantenere la giusta umidità per detergere in maniera ottimale il pelo del tuo amico a quattro zampe.
Lo shampoo a secco per i gatti è l’ideale per detergere il manto del tuo amico a quattro zampe. Facendo attenzione a scegliere un prodotto di buona qualità, senza sostanze nocive, può essere usato anche quotidianamente. Ha, inoltre, una funzione dermoprotettiva ed è utile per la rimozione di peli in eccesso ed eventuale accumulo di sporco. La modalità di utilizzo è molto semplice: basta applicare una piccola quantità di prodotto sul pelo del gatto, strofinare in modo uniforme e poi tamponare con un telo asciutto, per togliere eventuale umidità.
Consigli per lavare il gatto
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Salviette umidificate
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