Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 2021
Esiste il gatto anallergico? È ciò che si chiede chi soffre di allergia al pelo del gatto. A dire il vero, questa allergia è molto diffusa e si manifesta con diversi sintomi. In questo articolo scoprirai, in particolare, come affrontare questa allergia e gestirla al meglio, così che non dovrai rinunciare alla compagnia del tuo amico a quattro zampe.
Prima di parlare del gatto anallergico, vediamo nello specifico in cosa consiste l’allergia al pelo di questo animale. A dire il vero, sono tante le persone che convivono con un gatto, così come sono in molti ad avere questa allergia.
D’altra parte, alcune persone possono anche manifestarla nel corso del tempo, all’improvviso, magari dopo anni di convivenza con il gatto.
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Cos’è l’allergia al pelo del gatto
Cos’è, nello specifico, l’allergia al pelo del gatto? In primo luogo, devi sapere che questa allergia è molto diffusa. La causa non è ancora del tutto chiara, ma evidenti sono i sintomi che essa provoca. In realtà, non è propriamente corretto parlare di allergia al pelo del gatto.
A provocare la reazione allergica, infatti, sono le sostanze proteiche che si trovano nella saliva, nelle ghiandole sebacee e nelle cellule cutanee del gatto. Queste sostanze, chiamate allergeni, si diffondono sul pelo quando il gatto si lava.
Di conseguenza, l’allergia al pelo del gatto può causare vari sintomi:
- starnuti frequenti
- tosse
- congiuntivite e prurito agli occhi
- asma
- prurito cutaneo
- in casi gravi shock anafilattico
Gli allergeni nel gatto
Gli allergeni, solitamente, si legano alla polvere, agli indumenti, ai capelli e, in particolare, restano sospesi nell’aria e vengono trasportati. Questo può causare reazioni allergiche anche in luoghi che, normalmente, non sono frequentati da gatti. In particolare, l’allergene si chiama Fel D1.
A volte, convivere con un animale fin dall’infanzia sembra indurre una sorta di tolleranza. Tuttavia, successivamente essa risulta, spesso, un equilibrio precario e, al minimo cambiamento, come l’arrivo di un altro animale, i sintomi possono ripresentarsi.
Test per scoprire se si è allergici
Ad ogni modo, ti starai chiedendo se ci sono dei test per scoprire un eventuale allergia al pelo del gatto. Ebbene sì, in realtà più di uno. Sono test effettuati da specialisti, per individuare la terapia più adeguata.
Infatti, a seconda dell’intensità della reazione allergica, vengono consigliate diverse terapie.
Esame del sangue
L’esame del sangue viene effettuato in laboratorio. Tramite un prelievo, si analizza la presenza di anticorpi contro gli allergeni. In alternativa, esiste anche un test rapido che si effettua su una goccia di sangue, prelevata tramite puntura del dito.
Nel caso in cui il risultato sia negativo, si esclude l’allergia. L’esame è economico e veloce, infatti si ottiene il risultato in pochi minuti.
Test cutanei
Esistono, in alternativa, gli esami cutanei. Nello specifico, viene applicata sulla pelle una goccia di allergene, che viene successivamente punta con un ago sottile. Se il test è positivo, dopo circa quindici minuti la pelle diventa rossa, per reazione agli allergeni.
Cosa fare per ridurre l’allergia al pelo del gatto
In caso di comprovata allergia al gatto, andrebbe evitato l’allergene. No, non stiamo dicendo che devi separarti dal tuo amico a quattro zampe, ma che puoi mettere in atto una serie di accorgimenti che possono aiutarti.
Inoltre, continuando a leggere l’articolo scoprirai che, sì, il gatto anallergico esiste.
Accorgimenti in casa
Al fine di ridurre l’allergia al gatto, inizia con delle semplici abitudine quotidiane. In primo luogo, evita di spazzolare il tuo gatto, magari delegando qualcuno per farlo al posto tuo. Poi, non far entrare il gatto in camera da letto.
Passa l’aspirapolvere tutti i giorni, anche più volte al giorno. Pulisci le superfici con un panno umido, per rimuovere i peli. In aggiunta a questo, usa le spazzole adesive per gli indumenti, i divani e le poltrone dove è solito dormire il gatto.
Potresti optare, in alternativa, per un aspirapolvere apposita per tessuti, da usare quotidianamente. Pulisci spesso la lettiera, magari optando per una lettiera verticale, per limitare lo sporco. Prova ad utilizzare, inoltre, lettiere agglomeranti ed ecologiche, al fine di semplificare le operazioni di pulizia.
Ultimo ma non meno importante, evita i tappeti, che possono raccogliere quantità abbondanti di allergeni.
Rimedi medici
I rimedi medici, naturalmente, devono essere prescritti da specialisti, dopo accurate valutazioni. In genere, i rimedi consigliati dagli allergologi comprendono farmaci antistaminici, da assumere in compresse.
Un’alternativa è rappresentata dai farmaci steroidi. Questi ultimi riducono ugualmente l’infiammazione e tengono sotto controllo i sintomi più intensi. D’altra parte, sono in corso studi scientifici sull’immunoterapia.
Questa tecnica consiste nella somministrazione ripetuta di piccole dosi di allergene. In questo modo, si indurrà, con il tempo, una tolleranza all’allergene.
Prodotti consigliati per ridurre l’allergene nel pelo del gatto
Vediamo insieme quali prodotti puoi utilizzare per ridurre l’allergia al gatto. Si tratta di prodotti specifici per il gatto oppure di suggerimenti utili per la pulizia della casa.
Crocchette
Ebbene sì, esistono delle crocchette che aiutano a ridurre l’allergene nel gatto, responsabile delle crisi allergiche. Sono croccantini con un alto valore nutrizionale e, inoltre, ottimi per la salute dei reni.
Possono essere consumati anche da gatti sterilizzati e per il controllo del peso. A partire dalla terza settimana, si nota una riduzione dell’allergene del 40%.
Con il rullo potrai rimuovere facilmente i peli dai divani, dai vestiti e dai tappeti. Esistono, per di più, dei rulli autopulenti, che non hanno bisogno di lavaggi. In aggiunta a questo, sono economici ed ecologici.
Puoi anche optare per un aspirapolvere leggero e maneggevole, da passare, ad esempio, su divani e tappeti. Sono strumenti da tenere sempre a portata di mano, al fine di evitare l’accumulo di peli sulle superfici.
Infine, potresti provare dei prodotti che servono per lavare il pelo del gatto e ridurre l’allergene. Questi prodotti, infatti, utilizzano una combinazione di principi attivi che riducono le cause di allergia. Inoltre, migliorano l’aspetto del mantello dell’animale, grazie ad un’azione detergente ed emulsionante, favorendo lo stato di salute della cute e del pelo del gatto.
Nel bambino allergico, l’organismo reagisce in modo eccessivo agli allergeni. Generalmente, esiste una predisposizione ereditaria all’allergia. Alcuni soggetti, quindi, nascono con una tendenza ad essere allergici. Tra gli allergeni più comuni c’è anche quello del gatto. Gli allergologi sono d’accordo sul fatto che non si possono prevenire le allergie. Di conseguenza, è consigliabile ridurne la gravità, con degli accorgimenti che possano limitare il contatto con gli allergeni. Alcuni studi dimostrano che l’aumento delle allergie è dovuto principalmente all’inquinamento urbano. In relazione a ciò, è ormai comprovato che se un bambino cresce a contatto con un animale domestico, ha meno probabilità di sviluppare allergie in futuro. Se in casa ci sono bambini allergici e hai deciso di prendere un animale, potresti scegliere un gatto anallergico. A questo punto, ti starai chiedendo come fa un gatto ad essere anallergico. Il gatto anallergico produce, generalmente, una bassa quantità della proteina Fel D1. Per adottare un gatto anallergico, dovrai necessariamente fare attenzione alle razze. Il consiglio è, innanzitutto, di informarti sulle caratteristiche fisiche e caratteriali delle razze anallergiche. I gatti di razza, generalmente, hanno delle peculiarità specifiche, quindi dovrai trovare quello adatto alla tua vita quotidiana. In genere, i gatti di una specifica razza vengono venduti dagli allevatori, che rilasciano regolari documenti nel momento in cui scegli di acquistare un cucciolo. Potresti iniziare a cercare su internet degli allevamenti di gatti vicino al luogo in cui vivi. Il consiglio, infatti, è quello di trascorrere un po’ di tempo presso l’allevamento, a stretto contatto con i gatti. In questo modo, potrai verificare che il gatto non ti provochi reazioni allergiche, prima di procedere con l’adozione. Il Siberiano è il gatto anallergico per eccellenza. Questa razza, infatti, produce meno Fel D1 in assoluto. È un gatto a pelo lungo, con un carattere dolce e docile, adatto alla vita con i bambini. Questo gatto adora la vita in famiglia, in compagnia di adulti, bambini ed altri animali. Anche il Norvegese delle foreste è un gatto anallergico a pelo lungo. Questa razza produce una quantità di Fel D1 quasi nulla. Questo gatto ha un carattere socievole, allegro e giocherellone. In aggiunta a ciò, ama l’acqua, tanto da rimanere incantato a guardare il filo d’acqua che scende dal rubinetto. Il Balinese è conosciuto anche come Siamese a pelo lungo. È un gatto anallergico molto amante della compagnia e adatto alla vita domestica. Il Blu di Russia è un’ottima scelta per chi soffre di allergia. Questo gatto, infatti, produce poca Fel D1 e, inoltre, gli allergeni tendono a restare nel sottopelo, quindi si diffondono in misura notevolmente inferiore. È un gatto che ama giocare, ma non predilige le attività molto movimentate. Il Devon Rex è un gatto anallergico grazie al suo pelo corto. Per questo motivo, perde meno pelo e diffonde l’allergene in misura inferiore ad altre razze. È un gatto molto intelligente, che interagisce molto con i membri della famiglia. Il Bengala è un gatto anallergico con un manto leopardato molto caratteristico. Adatto a chi soffre di allergia, in quanto produce una quantità i allergeni minima. Generalmente, non necessita di particolari attenzioni per la salute del suo mantello. Il Bengala è un gatto giocoso con tutti i membri della famiglia e, in aggiunta a ciò, ha un’ottima tolleranza verso gli sconosciuti.Rullo per la rimozione dei peli
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