Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 2020
Se il tuo gatto vomita troppo spesso è probabile che sia il sintomo di qualcosa che non va. Qui ti spiegheremo le cause ed i possibili rimedi all’emesi ricorrente nel gatto.
Il gatto che vomita in modo frequente è sempre fonte di paure ed ansie. Gli amanti dei gatti lo sanno bene, può capitare molto spesso di vedere il proprio amico felino nell’atto di rigurgitare e, ovviamente, sale subito la preoccupazione.
Le cause dell’emesi del gatto possono essere diverse e non sempre sono legate a gravi patologie. Tuttavia, se il problema persiste, potrebbe esser sintomo di qualche malattia più grave.
È bene quindi avere tutte le informazioni circa il problema del gatto che vomita per poter affrontare al meglio la situazione nel momento in cui si presenta. Vediamo allora qui tutto ciò che devi sapere a riguardo.
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Perché il gatto vomita?
“Quattro zampe e un bel musetto, ha un pelame morbidetto; ha le unghie assai pungenti per i bimbi impertinenti. Sa scherzare e fare il matto, indovina che cos’è? Il gatto!” Ebbene si, è proprio lui: curioso, simpatico e furbetto, il gatto è un ottimo animale da compagnia e, come tutti, capita che a volte non stia bene.
Il gatto che vomita è un episodio comune, spesso, causato semplicemente dall’ingestione di cose che possono recargli fastidio. Solitamente con l’espulsione il problema è subito risolto e si è pronti a tornare ai giochi.
L’atto dell’emesi, infatti, porta il felino a ripulirsi lo stomaco da peli, erbe o cibo mal digerito. Spesso i nostri mici, infatti, presi dalla grande curiosità, tendono ad ingerire un po’ di tutto, persino oggetti come corde o spaghi, rischiando così di arrecare dei danni al proprio stomaco.
Se possiedi un amico felino allora, ti consigliamo di leggerti questo utile articolo per poter gestire al meglio il problema del gatto che vomita troppo spesso.
Differenza tra vomito e rigurgito
È importante intanto distinguere due comportamenti apparentemente simili ma sostanzialmente diversi: vomito e rigurgito. Il vomito, detto anche emesi, è l’espulsione veloce attraverso il cavo orale, cioè la bocca, di materiale gastrointestinale. Il vomito può essere certamente un sintomo di una qualche più grave patologia ma non sempre. A volte, infatti, il gatto vomita semplicemente perché ha ingerito troppo pelo o mangiucchiato qualche erbetta che poi gli ha fatto male.
Il rigurgito, invece, è l’atto di ritorno del contenuto presente nell’esofago (cibo o muco) che non è ancora definitivamente stato assorbito dai succhi gastrici dello stomaco e, quindi, non è ancora stato digerito. Diversamente dal vomito, il rigurgito non da nausea al gatto né contrazioni muscolari. Se possiedi un micio, quindi, ti troverai spesso a dover gestire questo problema ed è importante distinguere sempre se si tratta di un episodio sporadico oppure se il problema del gatto che vomita può esser riconducibile a qualche malattia.
L’ emesi nel gatto è sempre un disturbo?
Come anticipato poco fa, non sempre il gatto che vomita è sinonimo di una qualche patologia più o meno grave, tuttavia, per la salute e benessere, è importante imparare a valutare bene. I nostri amici felini, infatti, lo sappiamo sono abili arrampicatori e curiosi avventurieri sempre pronti a giocare ed “assaggiare” ogni oggetto, erba o animaletto che possa incuriosirli.
Plastica, carta, piccoli oggetti, lucertoline oppure erbe o piante tossiche che possono, infatti, facilmente esser ingerite dal gatto e causare di conseguenza nausea e malessere che porteranno poi al problema del gatto che vomita. Anche un gatto infestato da tenia può incorrere in vomito frequente.
Di seguito abbiamo preparato per te un’infografica che elenca le principali piante di casa, tossiche per il gatto:
Anche l’ingurgitare troppo velocemente il cibo può, poi, sfociare nell’emesi del gatto. Per prevenire questo comportamento puoi provare a ricalibrare le dosi di cibo, preferendo dosi più scarse magari distribuite in 2\3 volte al giorno, in modo che il gatto non mangi tutto troppo in fretta rischiando poi di rimettere.
Anche l’ingestione di peli (molto frequente) può portare al problema del gatto che vomita. I felini infatti sono soliti pulire molto spesso il loro manto con la lingua che è proprio predisposta per “raccogliere” il pelo in eccesso grazie alla sua struttura a pettine. Leccandosi accuratamente, quindi, ingerisce involontariamente buone quantità di pelo che porteranno molto probabilmente al vomito. Il pelo ingerito forma, infatti, dei veri e propri boli di pelo, non tollerati dall’intestino.
Quando il gatto vomita troppo spesso
Solitamente, il gatto che vomita non è poi da ritenersi un evento così strano e può semplicemente rimanere un caso anomalo. Tuttavia, se l’emesi è troppo frequente è importante non sottovalutare la situazione. Se il gatto non presenta patologie, dopo aver vomitato tornerà ad avere un comportamento normale subito dopo, giocando e correndo come se nulla fosse accaduto.
Il vomito non va mai combattuto ed è bene che il gatto espella il fattore che gli causa fastidio. Come capire che sta per vomitare? Probabilmente noterai da subito un comportamento insolito, accompagnato da versi simili a tosse. Il gatto che vomita tenderà a tenere il muso verso il basso fino alla completa espulsione. Ricordati che per eliminare il “peso” nel suo stomaco potrebbero volerci anche un paio di emesi.
Se, invece, il tuo piccolo felino tende a vomitare tre, quattro o più volte durante la giornata, allora potrebbe trattarsi di qualche altro problema degno di più attenzione. Ti consigliamo in questo caso di rivolgerti subito al tuo veterinario di fiducia per un’analisi più approfondita.
Il gatto che vomita non sempre significa che stia male, appunto ma è bene monitorare la situazione. Se l’emesi è sporadica, niente paura! Ad ogni modo se si è verificata una o due volte nella giornata, tieni il tuo gatto a digiuno per qualche ora. Se non ricapita più, via libera alla pappa!
Emesi troppo frequente, come agire
Il gatto che vomita troppo spesso, quindi, va assolutamente monitorato, soprattutto se il materiale splulso ha certe specifiche peculiarità. Quando è quindi opportuno preoccuparsi? Abbiamo definito quattro tipologie di casi:
- Vomito persistente
Se il micio vomita più volte durante la giornata potrebbe aver ingerito qualcosa di avariato, troppi peli o qualche erba tossica. Oppure potrebbe trattarsi di enterite infettiva, una patologia che irrita lo stomaco del felino.
- Vomito con sangue
La presenza di sangue nel vomito del gatto è indice di gravità ed è bene rivolgersi subito ad un professionista. Potrebbe trattarsi di un corpo estraneo ed indica un sanguinamento nella cavità orale o nel tratto dell’intestino tenue superiore.
- Vomito fecale
Se il gatto espelle del materiale simile nel colore alle feci potrebbe trattarsi di un’ostruzione o peritonite. Anche i traumi molto violenti o bruschi possono causare questo tipo di vomito. Contatta subito il tuo veterinario.
- Vomito a proiettile
Questa tipologia di emesi che porta a vomito improvviso e, spesso, a getto può esser causata da un’ostruzione o blocco totale dell’apparato gastrointestinale superiore. Tra le cause possiamo trovare anche forme tumorali o patologie celebrali che portano ad un forte aumento della pressione intracranica.
Queste ovviamente sono delle casistiche meno frequenti rispetto al gatto che vomita semplicemente per “pulirsi” lo stomaco da qualche fastidio ma è bene tenerle in considerazione per poter escluderle quando si verifica questa situazione.
Alimentazione in presenza di emesi ricorrente
Una volta escluse gravi malattie, se il gatto continua sporadicamente o meno a vomitare, potrebbe trattarsi anche di quale problema legato all’alimentazione. Prova a cambiare gradualmente il cibo, sostituendolo magari con qualcosa di più leggero e facilmente digeribile (ad esempio pollo o tacchino). Potrebbe trattarsi di qualche allergia alimentare, per questo consultati con un professionista che potrà aiutarti a risolvere il problema nel modo corretto.
Altre volte, invece, come già anticipato qua sopra, spesso la troppa foga nell’ingerire il cibo porta poi difficoltà nella digestione. Dividi magari la quantità giornaliera in più step, così da ridurre la quantità ingerita. Questo comportamento famelico è molto usuale soprattutto per i mici randagi, abituati magari a non mangiare per giorni e che, appunto, si nutrono con foga per paura di rimanere senza cibo. Puoi provare anche ad utilizzare un piano leggermente rialzato che potrebbe facilitare l’ingerimento.
Prodotti specifici per contrastare il problema
Come abbiamo detto, quindi, una volta escluse gravi patologie, bisogna semplicemente capire come cercare di contrastare il problema. Ecco alcuni prodotti consigliatissimi che abbiamo testato e che potranno aiutarti a risolvere il problema del gatto che vomita.
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Ora sai tutto circa il problema del gatto che vomita e puoi affrontarlo al meglio. Non dimenticare, nel dubbio, di consultare il tuo veterinario di fiducia per avere un parere più sicuro se la situazione ti preoccupa. E ricorda: un micio sano è un micio felice!
grazie. articolo molto esaustivo